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Signurì, Napoli e i Quartieri Spagnoli nel “diario di Bordo” di un’appassionata insegnante

” Signurì, Napoli e i Quartieri Spagnoli nel “diario di Bordo” di un’appassionata insegnante ”
Casa Editrice L’autore Libri Firenze
e questa è la descrizione del libro di LaFeltrinelli.it:
” Un “diario di bordo” degli anni di insegnamento dell’autrice nella Napoli degli anni Ottanta: i Quartieri Spagnoli prendono vita grazie alla tenera e contagiosa simpatia dei suoi alunni. Esilaranti aneddoti in cui emergono gli aspetti più genuini, e a tratti toccanti, della vita scolastica e del rapporto insegnante-studenti: un punto di vista privilegiato per apprezzare lo sguardo innocente dell’infanzia.”

Acquistabile anche online presso le maggiori librerie .

The rest for the Dead – Libro collettivo

L’omicidio del curatore del museo di San Francisco. Un detective che indaga. Dieci anni dopo si riapre l’inchiesta e viene stravolta la prima conclusione del caso. Questi tre elementi sono il succo centrale di un libro poliziesco che si intitola ” The rest for the Dead”. Tutto qui? …. e dove sta la notizia?
Avete presente la sonata di pianoforte a quattro mani? Ebbene questo libro è stato scritto a 52 mani. Infatti, su progetto di Andrew Gulli, editor di una rivista poliziesca, alla stesura dello stesso hanno partecipato ben ventisei scrittori di gialli/polizieschi, ognuno col proprio stile, magari cercando di combinarlo agli altri co-protagonisti. Dopo quattro anni ne è uscito un libro unico, magari un pò fuori dalle righe che non è una raccolta ma un libro collettivo.
E a parteciparvi fra gli altri il fior fiore di giallisti internazionali come Jeffrey Dever, Tes Geritsen e Kathy Reichs.
I guadagni derivati dalle vendite verranno destinati alla ricerca sulla leucemia e i linfomi. Per ora è disponibile
solo in lingua inglese, ma si spera che il libro possa essere presto tradotto in diverse lingue, italiano incluso.
L’introduzione, invece, è dello scrittore David Baldacci, che dichiara: “Mentre ogni autore porta il
proprio tipico modo di raccontare nel romanzo, è sorprendente come insieme siano riusciti a
tessere un filo che sembra essere il prodotto di una sola mente, di una sola immaginazione
(anche se schizofrenica)”